


Scavi a cielo aperto
L’intervento con scavo a cielo aperto (open-cut) costituisce il sistema tradizionalmente impiegato nella realizzazione degli impianti e consente di realizzare una trincea nel terreno, sul fondo della quale sono posate le infrastrutture. Questo tipo di intervento comporta l’utilizzo di una serie di mezzi e di attrezzature per la movimentazione di grandi quantità di materiale da e verso l’area del cantiere.
La tecnica in questione si articola generalmente nelle seguenti fasi principali:
- rimozione delle sovrastrutture esistenti (ad esempio della pavimentazione stradale);
- scavo della trincea fino alla profondità operativa;
- esecuzione delle operazioni di posa;
- rinterro;
- ripristino.
La tecnica di scavo tradizionale presenta una serie di inconvenienti quali: l’inquinamento atmosferico ed acustico legato ai macchinari utilizzati nel cantiere di scavo; la rimozione di grandi volumi di terra destinata a discarica nel corso dei lavori; il consumo di risorse naturali legato all’impiego di materiale inerte necessario per procedere al rinterro; con conseguenti trasporti aggiuntivi che determinano un ulteriore fattore di impatto ambientale.
Le operazioni di scavo a cielo aperto, purtroppo non sono praticabili nei centri storici delle città; nei piccoli centri abitati, specie nei casi in cui la larghezza delle strade è limitata, nelle zone con traffico intenso, in tutti quei casi, quindi, dove la riduzione della velocità di avanzamento dei veicoli può causare forti disagi.